Squinzano Convento “Santa Maria delle Grazie”
Guardianato.
Parrocchia.
La fraternità è tutta impegnata nell’animazione della Comunità parrocchiale di “Santa Maria delle Grazie”.
Tutta la fraternità si interessa ad un’attività di attenzione e pastorale verso i detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola in Lecce.
Contatti
Convento ” Santa Maria delle Grazie” – Squinzano (LE)
Piazza Vittoria, n° 38 • 73018 Squinzano (LE)
Convento
Tel.0832.786816
Parrocchia
Tel.0832.786816
Fraternità
fr. Alfonso POLIMENA
Guardiano, Economo, Vicario Parrocchiale
fr. Salvatore PALMISANO
Vicario, Cappellano Casa Circondariale
fr. Salvatore GIARDINA
Parroco
fr. Luigi MAURO
fr. Giovanbattista MANCARELLA
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Storia
Nel luogo dove oggi esiste a Squinzano la chiesa di S. Maria delle Grazie dei Frati Minori fu eretta una chiesetta in onore della Vergine Maria delle Grazie, quale omaggio di gratitudine da parte del popolo di Squinzano per essersi liberato finalmente dalla soggezione feudale dei Leccesi, passando sotto la giurisdizione demaniale della corona di Filippo II, re di Napoli (1554-1598).
La Cappella in onore della Madonna delle Grazie fu terminata nel 1583 e benedetta dal Vescovo di Lecce, Mons. Annibale Saracino (1560-1591).
Negli anni successivi il territorio e la comunità civile di Squinzano divennero feudo dello spagnolo Giovanni Enriquez, il quale, assecondando la devozione dei fedeli del posto, fece costruire accanto alla chiesetta un conventino con celle solo al piano terra e si impegnò a far venire a Squinzano una piccola Comunità di Frati Conventuali Riformati, i quali conducevano una vita quasi eremitica, detti Barbanti per la fluente barba che si facevano crescere.
I Frati Conventuali Barbanti presero possesso del convento il 22 dicembre 1623 e vi rimasero fino al 1652, quando la piccola comunità fu soppressa per disposizione del Pontefice Innocenzo X.
Dopo alcuni decenni, su richiesta del Principe di Squinzano, Gabriele Agostino Enriquez, Clemente X col Breve “Apostolicae servitutis” del 30 novembre 1670 approva la costituzione a Squinzano di una Fraternità di Frati Alcantarini, aggregandola, insieme al Convento di S. Giacomo di Lecce, alla Custodia di S. Pietro d’Alcantara di Napoli.
Accolti dal Principe Enriquez, dal Clero e dal popolo i Frati Alcantarini, guidati dal primo Guardiano di origine spagnola, P. Bartolomeo di S. Giovanni Battista, giunsero a Squinzano il 5 maggio 1671 e abitarono le dimore, lasciate dai Frati Barbanti. Da questo momento i Frati Francescani, nonostante le varie soppressioni, rimarranno a Squinzano ininterrottamente fino ai nostri giorni.
La piccola chiesa e il modesto convento nel corso degli anni furono modificati, ampliati e resi più accoglienti. Nel 1709 l’edificio sacro fu ampliato da P. Ambrogio di S. Nicola in Chiesa a tre navate. Nel 1797 Padre Andrea Mansi della SS. Trinità di Latiano inaugurò nel Convento di Squinzano un “Probandato o Seminario serafico”.
Ma chi trasformò radicalmente la chiesa di S. Maria delle Grazie a Squinzano fu P. Angelo Maria Casolaro di Napoli, fratello di latte del re di Napoli Ferdinando II di Borbone (1810-1859), tanto da essere considerato il terzo fondatore del santuario mariano. La chiesa restaurata fu consacrata il 31 maggio 1845 dal Vescovo di Lecce, Mons. Nicola Caputo (1812-1862). Negli anni 1940-45 P. Bernardino Patera completò gli affreschi, invitando il pittore Leonardo Perrone di Trepuzzi.
Anche il conventino, consistente in alcune celle al piano terra, subì importanti trasformazioni. Nel 1688 il Guardiano, P. Bernardino di S. Maria, sopraelevò il corpo di fabbrica accanto alla chiesa, creando il primo piano con quattro corridoi intorno ad un piccolo chiostro; sul corridoio della facciata al secondo piano innalzò una loggia coperta ad archi.
- Angelo Maria Casolaro ricoprì l’ufficio di Guardiano nel convento di Squinzano per molti anni, tanto da essere soprannominato “Padre Carissimo o Padre Eterno!”; nei primi anni del suo ministero (1841-45) trasformò il loggiato, ottenendo un nobile appartamento al secondo piano per ospitare il re di Napoli, Ferdinando II di Borbone, suo fratello di latte, quando si trovava nel Salento per impegni di governo o di rappresentanza, inoltre costruì il nuovo refettorio e rifece la scala. Nel 1850 fu eletto Provinciale una prima volta e ancora nel 1885, dopo la soppressione risorgimentale dei conventi, ma raramente si allontanò dalla sua amata residenza di Squinzano.
Durante il secondo mandato di Ministro Provinciale, P. Angelo Maria riuscì a riconquistare, dopo la soppressione del 1866, il convento di Napoli di S. Pasquale a Chiaia, residenza strategica per i Frati Alcantarini leccesi; questo Convento fu eccezionalmente concesso intorno al 1750 dal Re Carlo di Borbone e dalla Regina Amalia alla Provincia alcantarina di S. Pasquale di Lecce, grazie anche alla mediazione decisiva di Fr. Serafino Carrozzini di Soleto, e definitivamente consegnato alla Provincia dei Frati Minori di Napoli nel 1899.
Il Padre Carissimo si prodigò molto e con il suo zelo contribuì alla conclusione del Processo canonico per la Beatificazione del Venerabile, Fra Egidio Maria di Taranto, che, poi, fu proclamato Beato da Leone XIII il 3 febbraio 1888.
Negli ambienti conventuali si conserva ed è custodito gelosamente un vestito di Maria Cristina di Savoia, Regina di Napoli e delle due Sicilie, beatificata da papa Francesco a Palermo il 25 Gennaio 2014. La presenza della preziosa reliquia della santa giovane Regina (morì a 24 anni) a Squinzano nel Convento dei Frati Minori si giustifica ampiamente per il fatto che Maria Cristina di Savoia (1812-1836) sia stata consorte di Ferdinando II, re di Napoli e delle due Sicilie, collattaneo di P. Angelo Casolaro di Napoli, per lunghissimo tempo Guardiano del Convento alcantarino di S. Maria delle Grazie a Squinzano.
Con la Bolla “Felicitate quadam” del 4 ottobre 1897 Leone XIII riunificava in un’unica famiglia dei Frati Minori i religiosi francescani che provenivano da diverse riforme: Osservanti, Riformati e Alcantarini, di conseguenza anche il Convento di Squinzano fece parte e seguirà le vicende dell’unica Provincia dei Frati Minori di Terra d’Otranto, che allora prese il titolo di “S. Antonio di Padova”, poi nel 1910 di “S. Giuseppe e S. Pasquale”, infine, il 26 ottobre 1942 della “Beata Maria dell’Assunta di Lecce”.
Il 31 maggio 1957 Mons. Francesco Minerva, Vescovo di Lecce, elevò a Parrocchia la chiesa dei Frati Minori col titolo “Santa Maria delle Grazie”. Recentemente, 2012, mentre era Guardiano e Parroco P. Tarcisio de Pascalis, sono stati eseguiti importanti lavori per bonificare tutto il pianterreno e ottenere stanze e sale per l’attività pastorale e di formazione e attrezzature sportive adeguate secondo le vigenti norme di sicurezza.