Lecce Convento “Sant’Antonio a Fulgenzio”
Curia provinciale.
Parrocchia.
Santuario.
Opere culturali.
La fraternità è tutta impegnata nell’essere accogliente per sostenere la Curia Provinciale che ha sede a Lecce.
I frati curano e partecipano nell’animazione della Parrocchia “Sant’Antonio a Fulgenzio”, disponibili ai servizi richiesti dal Santuario, in particolare al ministero della Riconciliazione.
Ai frati è affidata la cappellania delle Sorelle Povere di Lecce.
Tutta la fraternità si interessa ad un’attività di attenzione e pastorale verso i detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola in Lecce ed a favorire l’assistenza al Laicato francescano regionale.
Il coinvolgimento delle Opere Culturali presenti in Lecce (Pinacoteca d’Arte, Biblioteca e Ninfeo) nel progetto provinciale della Via Pulchritudinis, vede impegnata la fraternità in una evangelizzazione con arte e cultura.
Contatti
Convento “Sant’Antonio a Fulgenzio” – Lecce
Via Imperatore Adriano, 79 • 73100 Lecce
Convento (portineria e refettorio)
Tel.: 0832.314473
Ministro provinciale (Curia)
Tel.: 0832.311985
Email: ministro@ofmle.it
Segreteria provinciale
Tel.: 0832.455909
Fax: 0832.455910
Email: segretario@ofmle.it
Economato provinciale
Tel.: 0832.455909
Email: economo@ofmle.it
Rappresentanza legale
Email: rl.sangiuseppe@pec.it
Email: rl.sanpasquale@pec.it
Guardiano
Tel.: 0832.455814
Parrocchia
Tel.: 0832.404392
Cell: 347.7173065
Email: parrocchiafulgenzio@gmail.com
Sito Web: www.parrocchiafulgenzio.it
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Fraternità
fr. Paolo QUARANTA
Ministro provinciale, Cappellano Clarisse Lecce
fr. Sebastiano Antonio SABATO
Definitore prov.le, Guardiano, Parroco
fr. Oscar Mario MARZO
Vicario, Segretario prov.le, Vicario parrocchiale
fr. Mattia Antonio
Economo, Vicario parrocchiale
fr. Angelo DE PADOVA
Cappellano Casa Circondariale
fr. Tommaso CHIRIZZI
Cappellano Reg.le Guardia di Finanza
fr. Domenico PULIMENO
Confessore
fr. Antonio FEBBRARO
fr. Ermanno SCHIFONE
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Storia
Dopo aver svolto la loro benefica attività apostolica e dimorato per almeno tre secoli senza interruzione in diversi conventi della città di Lecce (S. Maria al Tempio, S. Antonio della Piazza, S. Maria d’Idria, S. Antonio fuori le mura ex Agostiniani), dopo la chiusura dei conventi decretata dallo Stato italiano nel 1866, i figli di S. Francesco, riuniti nell’unico “Ordine dei Frati Minori” dal Pontefice Leone XIII con la Bolla “Felicitate quadam” del 1892, non riuscivano a trovare una stabile dimora in città. Di conseguenza, dopo una breve e sofferta permanenza in una parte dell’ex convento di S. Maria d’Idria, coabitando in mezzo a mille difficoltà con i Preti della Missione di S. Vincenzo de’ Paoli, i Frati Minori, cacciati da quest’ultima dimora, erano sul punto di abbandonare definitivamente il capoluogo della regione e trovarsi casa altrove, quando la mano divina li condusse nella zona di Fulgenzio.
Infatti, guidati da P. Giuseppe Perrino di Cisternino e da P. Eugenio Maria Greco di Campi Salentina, accolsero il dono della Provvidenza, offerto dalla nobildonna leccese e Terziaria francescana, Letizia Balsamo, e si recarono ad abitare nella vetusta ma artistica villa cinquecentesca alla periferia est di Lecce in aperta campagna, conosciuta come “Villa Fulgenzio”, perché́ fatta costruire da Fulgenzio della Monica, ex sindaco di Lecce, verso la metà del 1500 (nel 1564 viene descritta dal notaio Minioti).
Grati al Signore e alla provvidenziale benefattrice, i Frati subito si sistemarono negli ambienti del vecchio palazzo, organizzando in maniera provvisoria la loro vita in comune e utilizzando una grande sala al piano terra come cappella per le preghiere e le liturgie comunitarie.
Il 22 maggio 1901, accanto alla villa, fu posta la prima pietra per la costruzione di una grande e bella chiesa in onore di S. Antonio di Padova su progetto dell’Architetto Carmelo Franco in stile romanico-gotico. La Chiesa basilicale di S. Antonio a Fulgenzio fu terminata nel 1910 e consacrata il 10 aprile dello stesso anno.
Dopo alcuni anni i Frati decisero di decorare all’interno della chiesa l’abside di S. Francesco d’Assisi a ricordo del settimo centenario della morte e a questo scopo invitarono il 17 novembre 1926 i Pittori confratelli francescani della Provincia Toscana, P. Antonio Angelo Jerone (siciliano) e P. Raffaello Pantaloni (1888-1952) di Santa Fiora in Provincia di Grosseto. Ben presto, però, e misteriosamente il pittore siciliano, Padre Jerone, scomparve dalla scena senza lasciare traccia evidente della sua opera; sicché̀, Padre Raffaello Pantaloni si impegnò a concepire e realizzare la decorazione pittorica dell’intera superficie interna della basilica di S. Antonio a Fulgenzio. Purtroppo, il solerte pittore di S. Fiora non riuscì a terminare il suo ambizioso progetto, lasciando in bianco tutta la superficie della grande navata per motivi legati alle vicende belliche di quegli anni e perché la morte lo colse il 23 agosto 1952 a 64 anni di età. Contemporaneamente alla edificazione della chiesa, l’architetto Carmelo Franco realizzò una accogliente dimora conventuale, collegando l’antica villa Fulgenzio della Monica con la chiesa e creando le stanze dei Frati intorno ad un vasto quadriportico.
Secondo le esigenze del tempo i Frati aggiunsero alle strutture della chiesa e del convento importanti costruzioni: l’Auditorium Antonianum e numerosi ambienti disponibili per le attività pastorali, anche perché la chiesa di S. Antonio a Fulgenzio il 2 febbraio 1953 fu eretta Parrocchia e, inoltre, l’arioso e moderno Studentato (1955) per la formazione dei giovani Frati, insieme ad un vasto refettorio capace di accogliere circa cento frati.
Nei locali della storica villa Fulgenzio, negli anni 1960, fu sistemata la Biblioteca Provinciale “Roberto Caracciolo” al piano terra e la Pinacoteca d’Arte Francescana al piano superiore, mentre in alcuni ambienti tra la Chiesa e l’Auditorium nel 1982 fu allestito elegantemente il Museo Missionario Cinese e di Storia naturale, poi nel 2002 trasferito nel convento di Sava.
Nel convento S. Antonio a Fulgenzio si registra sin dalla sua origine anche la presenza della Curia Provinciale dell’Assunzione della Beata vergine Maria dei Frati Minori di Lecce.
Il complesso di strutture dei Frati Minori di Lecce, Chiesa, Parrocchia, Auditorium, Convento, Curia, Biblioteca-Pinacoteca, Studentato, oggi villa Iris, forma una grande isola delimitata dalle vie cittadine: Imperatore Adriano, Zanardelli, Cesare Battisti, Monte S. Michele, e continua ad essere per la città di Lecce e di tutto il Salento faro di cultura, di spiritualità e di testimonianza evangelica.