Brindisi Convento “La Pietà”

Guardianato

Parrocchia / Santuario

La fraternità è tutta impegnata nell’animazione della Comunità parrocchiale di “Santa Maria Addolorata”.

Contatti

Convento “La Pietà” – Brindisi

C.so Roma, 142 – 72100 (BR).
Tel.: 0831.523002
Email: corsoroma142@gmail.com
Sito Web: www.parrocchialapieta.it
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Fraternità

fr. Michele CARRIERO
Guardiano, Parroco. 

fr. Fernando MANCINO
Vicario, Economo, Vicario parrocchiale.

fr. Benedetto TACCARDI

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Storia

L’edificio Chiesa e Convento della Pietà, così come li possiamo ammirare oggi, non sono di antica costruzione ma sono piuttosto recenti, fine ottocento l’aula sacra e nei primi anni del 1950 l’imponente struttura conventuale a ridosso del lato destro della chiesa. Tuttavia, secondo la testimonianza di Nicola Vacca, extra civitatem sullo stesso luogo esisteva già nel sec. XIII un monumentino o edicola al Santissimo Salvatore e alla sua Madre Addolorata.

L’Arcivescovo di Brindisi e di Oria, Mons. Giovanni Carlo Bovio (1564-1570), invitò a Brindisi i Frati Cappuccini nel 1566 e, nei pressi di un antichissimo luogo di culto dedicato a Cristo Crocifisso, fece edificare una chiesa mariana e una dimora religiosa nell’estrema periferia tra i Bastioni di S. Giacomo e di S. Giorgio. Undici anni dopo, nel 1577, i Cappuccini abbandonarono la custodia del piccolo santuario e nel 1588 costruirono altrove la loro nuova residenza, precisamente fuori le mura sul luogo dove esisteva la proto Cattedrale di S. Leucio.

Dopo appena due anni, nel 1579, il nuovo Arcivescovo di Brindisi, Mons. Bernardino De Figueroa (1571- 1586), spagnolo, ottenne la disponibilità dei Padri Minimi, seguaci di S. Francesco di Paola, ai quali affidò il Conventino e il piccolo santuario mariano.

I Frati Minimi operarono con molto zelo l’apostolato e la educazione della fede nel popolo che si recava nella chiesetta per venerare in modo particolare un’immagine della Madonna Addolorata. Vi restarono per lungo tempo, salvo una parentesi di 17 anni, dal 1579 al 1709, quando abbandonarono definitivamente la precaria costruzione della periferia e costruirono un grande convento nel centro di Brindisi nei pressi del porto, ora occupato dalla Guardia di Finanza. Domenico Bacci riferisce che nella chiesa dell’Addolorata nel 1670 e nel 1690 furono ripresi i lavori di restauro e di completamento, ampliando il presbiterio e innalzando un campanile.

La Chiesetta ormai conosciuta come santuario mariano dell’Addolorata, anche se dal clero era piuttosto ignorata, era invece molto apprezzata dai laici cristiani: infatti divenne oggetto di attenzioni di un gruppo di fedeli che nel 1713 chiesero alle autorità competenti e ottennero di costituirsi in Confraternita della Pietà. Questi uomini di fede e con una grande devozione alla Madonna Addolorata divennero i custodi e i difensori del santuario mariano: primo Priore, Domenico Frassanito, primo Padre Spirituale, Don Carlo Cantamessa, confessore della cattedrale.

Nel 1741 fu acquistata la statua in cartapesta della Madonna dei dolori e, col permesso dell’Arcivescovo fu portata in processione il 31 Marzo di quell’anno ed anche la terza Domenica di Settembre, cioè, il venerdì prima delle Palme e la domenica vicina alla Festa dell’Addolorata.
Dopo vari interventi per rendere più accogliente la chiesetta soprattutto nei giorni della festa, quando accorrevano dalla città molti fedeli, finalmente nel 1855 fu costruito un edificio completamente nuovo su progetto dell’Ing. Raffaele D’Errico, il quale realizzò un’artistica ed ampia chiesa, degna di rappresentare a Brindisi il Santuario dell’Addolorata o della Pietà. Nel 1932 Don Antonio Minunni, Padre Spirituale del Santuario, commissionò la bellissima statua in legno di Ortisei all’artista, Giacomo Vincenzo Mussner. Dopo aver superato numerose difficoltà, finalmente il 28 dicembre 1938 i Frati Minori di Lecce giunsero nella città di Brindisi e un po’ alla volta si sistemarono accanto alla chiesa della Pietà nei locali della confraternita, che poi modificati e ingranditi diventarono la sede conventuale della Fraternità.

La Chiesa subì gravi danni nel bombardamento aereo dell’8 Novembre del 1941 e fu chiusa al culto. Verso la fine del 1944 fu riaperta per merito di P. Egidio De Tommaso, il quale per rimuovere le macerie e affrettare il restauro lavorò come muratore e capo mastro, a tal punto che i fedeli della zona lo indicavano come Frate ingegnere. Il 1 Giugno 1948 la chiesa della Pietà venne eretta Parrocchia e l’Arcivescovo, Mons. Francesco De Filippis, nominò primo Parroco P. Egidio De Tommaso.

Nella solenne circostanza sul muro accanto alla porta fu scoperta una iscrizione su marmo di questo tenore: “L’insigne tempio fatto edificare in onore della B. V. Maria Addolorata, arricchito con la cantoria e un nuovo Organo a canne della Ditta “Vincenzo Mascioni”, fornito di un Battistero a forma di tempietto, restaurata la facciata, dall’Arcivescovo, mons. Francesco De Filippis, fu proclamata la nuova Parrocchia e il primo Parroco nella persona di P. Egidio De Tommaso il 13 giugno 1948”.

Il 29 Ottobre 1960 la Chiesa fu consacrata dall’Arcivescovo Mons. Nicola Margiotta, il quale con Decreto del 30 Ottobre 1969 elevò la chiesa della Pietà di Brindisi alla dignità di “Santuario Mariano Diocesano”. Nel 1959 il Parroco, Padre Anselmo Conte, con un progetto dell’Architetto Orazio Antonaci, apportò importanti cambiamenti nella Chiesa della Pietà. Fu costruito un semplice altare in cemento, poi nel 1967 sostituito dall’attuale altare a mensa in marmo completamente bianco “bianco jugoslavo”, consacrato dal Vescovo Coadiutore, Mons. Orazio Semeraro; sullo sfondo del presbiterio fu applicato un vasto mosaico artistico della Ditta “Bruno Ortes” di Venezia, raffigurante l’immagine della Pieta che giganteggia sul porto di Brindisi alla presenza di S. Francesco d’Assisi. La grande statua della Madonna Addolorata, tolta dal tempietto sopra l’altare maggiore, fu collocata in una sontuosa nicchia color oro ricavata nella prima arcata della navata destra.

La Parrocchia della Pietà condotta dai Frati Minori, figli di S. Francesco d’Assisi e ora concentrata nel quartiere a ridosso dei Bastioni S. Giacomo e S. Giorgio, fino agli anni ’70 era un centro pastorale missionario, in quanto si prendeva cura di tutta la periferia a sud della città di Brindisi, compresa la zona del Cimitero, della contrada “Bozano”, oggi dinamico quartiere, e della contrada “La Rosa”. Spirito missionario, caratteristico dell’Ordine Francescano, avvertito e manifestato efficacemente ancora oggi.

Fr. Tommaso Leopizzi